Hotel Sea Garden

A 2 passi dell’albergo è possibile raggiungere le Terme Luigiane, sulfuree, per la cura dei disturbi respiratori e della pelle.

Descrizione Turistica Acquappesa

L’hotel Sea Garden si trova ad Acquappesa (provincia di Cosenza), la località di turismo termale più famosa della Calabria e del meridione d’Italia, grazie alla presenza su di una parte del territorio delle famose Terme Luigiane che divide con il limitrofo comune di Gurdia Piemontese. Il territorio del comune di Acquappesa si sviluppa in ripida salita verso le montagne della Catena Costiera calabrese, che per loro natura si gettano improvvise e ripide sulla costa tirrenica. Questa caratteristica del paesaggio rende Acquappesa un’ottima meta sia per il turismo escursionistico, che per il turismo termale, comunque da sempre principale vocazione del paese. Il suo territorio si estende per 17,75 km², di cui 7 km² sono di superficie boschiva ed è costituito anche da un’isola amministrativa denominata “Pistuolo e Spaliota” , mentre 6 km lineari sono di costa. Conta una popolazione effettiva di circa 2.200 abitanti, distribuita su quattro principali nuclei abitati: il Casale, la Marina, Intavolata e le Terme Luigiane, nonché su numerose zone rurali quali: Castagnola, Liguori, Santo Iorio e molti altri centri minori. Il comune confina con Cetraro, Fagnano Castello, Guardia Piemontese, Mongrassano e il Mar Tirreno.
Il territorio è delimitato a nord dal torrente Fiumicello e a sud dal fiume Bagni. Il comune è particolarmente conosciuto per la manifestazione “Acquafestival” che annualmente si svolge nel suddetto comune. Il festival è dedicato al mondo del doppiaggio e ha luogo, usualmente, gli ultimi giorni di giugno. Nel periodo estivo Acquappesa conta circa 60.000 presenze. Acquappesa quindi offre ottimi spunti per il turismo termale, grazie alle Terme Luigiane, site nell’ampia vallata del fiume Bagni, ma anche ottimi spunti per il turismo escursionistico e di mare, data la vicinanza alle montagne ad est e al mar Tirreno ad ovest.

Etimologia

Il nome, evoluzione del latino Aqua Pendens (acqua pendente), sta ad indicare le copiose scaturigini d’acqua che in rivoli e cascatelle, un tempo, scorrevano dalla rupe che domina il Paese, e sono oggi emblematicamente raffigurate nello stemma comunale. Se ne hanno anche notizie nei registri della parrocchia di Santa Maria del Rifugio. La denominazione del luogo viene indicata in forme diverse: Acqua – appense, Aque – apenses, Acquae appensae ed infine Acquappesa. Si può ritenere comunque che il toponimo sia caratteristico di un sito noto nell’antichità per avere nel proprio ambito acque di tipo particolare, probabilmente in riferimento alle acque sulfuree

Terme Luigiane

Il parco termale Terme Luigiane (una frazione del comune di Acquappesa) è particolarmente apprezzato grazie alle acque ipertermali solfuree salsobromoiodiche con il più alto grado sofidrometrico d’Italia (173 mg/l) e dispone di una ricettività alberghiera di 811 posti letto. Esse sorgono più in alto, si annidano alle falde della Catena Costiera in un luogo circoscritto da una corona di boscose colline dai nomi pittoreschi: Cozzo del Greco (626 m), Quercia Rotonda (302 m), Cozzo Sentinella (650 m) ed il colle Dito del Diavolo (301 m), la rupe dolomitica da cui sgorgano le sorgenti termali e che costituisce il simbolo stesso delle Terme Luigiane. I torrenti Callio e Santa Lucia coni profondi valloni movimentano l’orografia del posto, che offre come meta di comode passeggiate il Bosco della Mortilla, il Parco delle Sorgenti, le gole del Fiume Bagni.

Itinerari Turistici in Vicinanza

Amantea

Acquappesa – Amantea 40 km

Amantea Rappresenta il più grosso centro turistico della costa tirrenica cosentina. Partendo dai resti delle antiche mura della città e attraversando strette viuzze che si abbarbicano fino alla cima della collina rocciosa, si arriva al centro storico di origine medioevale, dove sono situate le rovine di un antico castello. Da vedere il monastero di San Bernardino da Siena esempio di architettura tardo-gotica. La vecchia Amantea è riconoscibile per i resti delle fortificazioni che circondavano l’abitato, dove si può ammirare il pregevole porticato della chiesa di San Bernardino.

Paola

Amantea – Paola 26 km

Paola è conosciuta principalmente per l’antico Santuario di San Francesco di Paola (centro dell’ordine dei frati minimi). Il Santuario di San Francesco di Paola sorge nella parte alta e collinare della cittadina di Paola, città natale di San Francesco, in una valle costeggiata da un torrente e ricca di vegetazione. È meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui San Francesco è patrono. Custodisce parte delle spoglie del Santo (le restanti si trovano a Tours in Francia).

Cetraro

Acquappesa – Amantea 40 km

Borgo agricolo-commerciale abbarbicato su uno sperone roccioso da cui si gode uno splendido panorama della costa, che dista solo pochi chilometri. La sua Marina è una delle più affascinanti località della riviera dei Cedri. La spiaggia, larga un centinaio di metri, si estende per alcuni chilometri tra due promontori. Alla base del promontorio nord vi è una scogliera, mentre a sud, tra spiaggette sabbiose ed alte scogliere, troviamo un suggestivo sistema di grotte, conosciute con i nomi di grotta delle Colonne e di Rizzo. Sono raggiungibili via mare o tramite sentieri che si inerpicano lungo la scogliera; alcune delle cavità presentano singolari formazioni stalattitiche. Cetraro, grazie al suo grazioso porto, è un ottimo punto di partenza per raggiungere le Isole Eolie. La caccia subacquea e lo sci nautico sono gli sport maggiormente praticati.

Scalea

Amantea – Paola 26 km

Scalea è un importante centro della riviera dei Cedri, le cui origini risalgono al Paleolitico. Sul suo territorio si sono succedute la città magno- greca di Laos e la città romana di Lavinium, l’antica Scalea. Il centro storico della cittadina è arroccato su uno sperone roccioso, presumibilmente di epoca longobarda, ai piedi di un Castello, ed è attraversato da una scalinata centrale e da un sistema di piccoli gradini (da cui il nome Scalea). Il vecchio abitato offre scorci assai suggestivi, dove si possono ammirare resti di antiche mura e viuzze strette e tortuose. La parte nuova, si estende lungo la costa. Scalea è un ottimo centro per la pesca subacquea e per la pratica di tutti gli sport marini e nautici. Da vedere: Torre Talao, Torre Cimalonga, Palazzo dei Principi, Chiesa S. Maria d’Episcopio, Chiesa S. Nicola in Plateis, Santuario Madonna del Lauro. Da visitare anche l’Antiquarium Torre Cimalonga, dove sono custoditi reperti archeologici provenienti dalle città di Laos e di Lavinium; strumenti litici del Paleolitico di Torre Talao, rinvenimenti dell’abitato enotrio del VI sec. a.C. della Petrosa, e ceramiche romane di età imperiale. Di particolare interesse le ceramiche acrome e a vernice nera.

San Nicola Arcella

Acquappesa – Amantea 40 km

Nota località turistica situata sull’orlo di uno strapiombo sul mare, a un centinaio di metri d’altezza, nella fascia costiera dell’alto cosentino compresa tra il comune di Praia a Mare e quello di Scalea. Ai piedi del promontorio si apre una piccola ma stupenda spiaggia, con il suo porticciolo e la grotta marina dell’Arco Magno, al cui interno vi è una spiaggetta composta da ciottoli di granito misti a sabbia.

Praia a Mare

Amantea – Paola 26 km

Spiagge di sabbia scura finissima e di ciottolato, coste frastagliate, fondali popolati da gorgonie, stelle marine e numerose specie di pesci sono alcune delle caratteristiche che hanno reso Praia a Mare una delle località turistiche più rinomate della Calabria. Il comune di Praia a Mare, poco lontano da Maratea, dal confine con la Basilicata e con la Campania, è inserito nel Parco nazionale del Pollino dove gli  appassionati  di  sport  estremi  possono  cimentarsi nel  rafting e nella discesa in gommone o in canoa lungo il vicino fiume Lao, uno dei più importanti a carattere torrentizio della Calabria. Da non perdere anche una visita all’Isola Dino, a sud del paese, di fronte Capo dell’arena. L’imponente sperone di roccia, dove vegeta la Primula palinuri, specie protetta fra le più antiche della flora italiana, è famoso per la presenza di suggestive grotte come  la  grotta  Azzurra,  del  Leone,  del  Frontone, delle Sarde, del Monaco e delle Cascate. Appena a sud dell’isola di Dino vi è la spiaggia di Fiuzzi caratterizzata da faraglioni, rocce, scogli e anfratti.

Itinerari Turistici Natura e Paesaggio

 

Pollino

Acquappesa – Amantea 40 km

Il Parco nazionale del Pollino, condiviso dalle province

di Potenza, Matera e Cosenza, con i suoi 192 565 ettari, di cui 88 650nel versante della Basilicata e 103 915 in quello della Calabria, è il parco naturale più grande d‘Italia. Prende il suo nome dal Massiccio del Pollino.

Il Parco Nazionale del Pollino rappresenta un luogo di grandissimo interesse naturalistico, botanico e geologico, ma anche storico e paleologico. Nella Valle del Mercure, nel 1979, è stato ritrovato lo scheletro di un grande esemplare di Elephas antiquus italicus, in ottimo stato di conservazione: si tratta di un pachiderma alto circa 4 metri vissuto tra

700.000 e 400.000 anni fa e rinvenuto sulle sponde del lago che doveva coprire l’intera valle. Ancora nella ormai famosa Grotta del Romito, nei pressi del comune di Papasidero, sono rinvenuti numerosi reperti litici e ossei, tre duplici sepolture e un incredibile graffito di 120 cm di lunghezza raffigurante un bovide (Bos Primigenius) la cui esistenza risale a circa 15.000 anni fa. Le stesse grotte, che punteggiano il versante occidentale del Parco, costituito dal Massiccio del Pellegrino, hanno ospitato i monaci basiliani che in questi luoghi isolati e primitivi praticavano l’ascetismo.

Sila

Amantea – Paola 26 km

Il Parco della Sila è un parco nazionale, il terzo per ordine cronologico ad essere stato fondato in Calabria dopo il Parco nazionale del Pollino ed il Parco nazionale dell’Aspromonte. La sede del parco si trova a Lorica.

Istituito con una legge del 1997 e perimetrato nel 2002, il nuovo P.N. della Sila, ingloba i territori dello storico Parco Nazionale della  Calabria,  più  una  parte  della  cosiddetta Sila Greca, che prima era rimasta esclusa. Il Parco che occupa una superficie di 73.695 ettari e si estende sulle provincie di Cosenza, Catanzaro e Crotone, protegge uno dei luoghi più suggestivi e ancora vergini della foresta italiana. La grande Selva Bruzia che forniva legnami pregiati per le navi romane, si estendeva per oltre 700.000 ettari da nord a sud, conquistando l’ammirazione di Strabone, Plinio, Virgilio e Tito Livio. Definita impenetrabile e affascinante da Norman Douglas e Francois Lenormant, i quali nei loro viaggi in Calabria, rimasero colpiti dalle interminabili e fitte foreste di conifere, la Sila è ancora oggi il bosco per antonomasia, nonché polmone verde d’Italia con oltre 150.000 ettari di superficie in gran parte alberata.

Siti e Parchi Archeologici della Calabria.

Nella sua lunga storia la Calabria è stata terra di approdo, transito e conquista per popoli gravitanti nel bacino del Mediterraneo e genti provenienti dalle regioni transalpine, che hanno dato vita ad una straordinaria polifonia culturale fatta di innesti e persistenze, di una fervida dialettica tra tradizione ed innovazione. Un caleidoscopio culturale di straordinario fascino i cui riflessi si scorgono nel patrimonio storico artistico, nella gastronomia, nell’artigianato, nella musica, nelle forme di religiosità, nel paesaggio. La Calabria è una terra ricca di storia che vanta un patrimonio culturale materiale e immateriale vastissimo: dai maestosi Bronzi di Riace alle tele di Mattia Preti, dalle vaste aree archeologiche alle opere di Umberto Boccioni e Mimmo Rotella, dagli incantevoli centri storici ai luoghi della cultura, dall’arte della ceramica agli oggetti in rame, dalla scultura in legno ai filati, dai cortei storici ai rituali religiosi.

La Grotta del Romito

Sito archeologico di assoluto rilievo, risalente al Paleolitico superiore, contiene evidenti e abbondanti tracce di frequentazione umana, nonché tra le maggiori testimonianze dell’arte preistorica in Italia, tra le più antiche d’Europa. Il sito si trova in località Nuppolara a 296 metri di quota tra gli anfratti della scoscesa Valle del Lao.

Parco Archeologico di Scolacium

Il parco è stato istituito nel 1982. Custodisce i resti dell’antica città greca di Skilletion, a nord di Caulonia, divenuta colonia romana dopo la guerra contro Annibale con il nome di Minervia Scolacium. Oggi è uno dei siti archeologici di epoca romana meglio conservati e proficuamente indagati della Calabria.

Parco Archeologico di Sibari

A pochi km. dal mare, Il parco archeologico di Sibari custodisce i resti stratificati delle tre città antiche, Sybaris, Thourioi e la romana Copia, un unicum in tutto il mondo occidentale.

Parco Archeologico di Capo Colonna

Il Capo era noto nell’antichità come Capo Lacinio, la stessa dea ne prese l’appellativo di Lacinia. In età moderna veniva chiamato Capo Nao, da naòs = tempio. Oggi è detto Capo Colonna, da ciò che rimane dell’antico edificio sacro. L’immagine della colonna isolata, che si staglia sull’azzurro del mare che si confonde col cielo, unica supertiste di una costruzione possente, evocatrice di un passato glorioso, suscitava, e suscita, nel visitatore emozioni irripetibili

Parco Archeologico di Epizefiri

La vasta area urbana di Locri Epizefiri, oltre 300 ettari racchiusi dal perimetro delle mura greche, si articola in un’ampia parte pianeggiante e in un settore collinare assai accidentato da alture panoramiche e stretti valloni, ricchi di vegetazione e di interessanti particolarità naturalistiche.